• La TELEDIDATTICA tra dubbi e criticità professionali, diritti e doveri dei docenti

    • 20 Marzo 2020
    • Pubblicato da:Gilda Catania
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    INTERVISTA a cura di Andrea Fiorista agli avvocati Carmen Blanco e Concetto Ferrarotto, ufficio legale Gilda degli Insegnati sezione provinciale di Catania.

    Si possono valutare gli studenti in questa particolare condizione di emergenza? Come può avvenire una valutazione ed tale valutazione ha una valenza ai fini della chiusura dell’anno scolastico quindi dello scrutinio finale?

    No, non è possibile una valutazione degli alunni. Per due ordini di ragioni: sul piano normativo, perché comunque vi è in atto la sospensione delle ordinarie attività didattiche; sul piano pratico, perché è prevedibile che molti alunni non si trovino in condizioni di serenità, anche organizzativa, per rendere al meglio. Il punto è comprendere cosa deve intendersi in questo momento per attività didattica a distanza: non è e non può essere una vera continuazione dell’ordinaria didattica ma un modo, lodevole, per tenere viva l’attenzione degli alunni, far sentire loro la presenza, sebbene a distanza, dell’istituzione scolastica e del gruppo classe, approfondire tematiche di particolare interesse. Se pensiamo di poter continuare la normale didattica nelle condizioni di emergenza in cui ci ritroviamo finiamo col compiere una grave falsificazione ed anzi sbagliano quei dirigenti scolastici che vorrebbero imporre ai docenti la registrazione di presenze e voti. Oggi il docente è chiamato a stare a fianco dei ragazzi, a far sentire un incoraggiamento morale attraverso uno stimolo didattico, questo è lo scopo.

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