• La TELEDIDATTICA tra dubbi e criticità professionali, diritti e doveri dei docenti INTERVISTA

    • 19 Marzo 2020
    • Pubblicato da:Gilda Catania
    • 0 Commenti

    A cura di Andrea Fiorista agli avvocati Carmen Blanco e Concetto Ferrarotto, ufficio legale Gilda degli Insegnati sezione provinciale di Catania

    Alla luce delle varie disposizioni normative in particolare, facendo riferimento ai DPCM usciti il 4 marzo, l’8 marzo ed il 10 marzo 2020, in seguito ai numerosi quesiti dei colleghi che continuano incessantemente a pervenire alle diverse sedi provinciali su tutto il territorio nazionale, proviamo a fare chiarezza con l’aiuto degli avvocati Carmen Blanco e Concetto Ferrarotto dell’ufficio legale della Gilda degli Insegnati sezione provinciale di Catania. Ci troviamo in situazione di emergenza, potremmo assimilare l’attuale attività di didattica a distanza al telelavoro? Se si come è regolamentata tale attività?

    La didattica a distanza è senz’altro telelavoro. Più esattamente è smart working cioè “lavoro agile”. La regolamentazione è però diversa da quella ordinaria del telelavoro proprio in considerazione della situazione di emergenza. Infatti il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo scorso ha disposto che i datori di lavoro possono attivare la modalità di lavoro agile con i dipendenti anche in assenza dell’accordo individuale normalmente previsto dalla normativa in materia. Vanno comunque rispettati i principi generali e quindi, anche per il personale scolastico, non può essere superato l’orario di servizio ordinario e non vi è un obbligo generalizzato di reperibilità. Ovviamente rimane fermo il diritto alla disconnessione per preservare i momenti di vita individuale e familiare. Nella realtà pratica ritengo che i docenti, con buon spirito di servizio nei confronti degli alunni, finiranno con il lavorare di più perché nella situazione in cui ci troviamo non sarà sempre possibile, per il singolo docente, connettersi contemporaneamente con l’intero gruppo classe. D’altra parte, le linee guida sulla questione suggeriscono la predisposizione di materiale didattico da somministrare anche in momenti diversi, senza necessità di un contestuale collegamento.

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.