Comunicati 2010-2011
Pubblicata la circolare sulle iscrizioni per l’a.s. 2011/12
Il Miur ha diramato in data 30 dicembre 2010 la
			circolare n. 101fissando il termine di scadenza per le iscrizioni alle scuole 
			dell´infanzia, alle classi delle scuole del primo ciclo e secondo 
			ciclo al 12 febbraio 2011. 
			L´unificazione della scadenza per tutti i segmenti dell´istruzione 
			risponde, secondo l´amministrazione, ad esigenze di uniformità e 
			maggiore chiarezza, stante, sempre a detta dell´amministrazione, il 
			superamento delle criticità riguardanti l´ applicazione della 
			riforma, soprattutto avuto riguardo agli istituti professionali per 
			il commercio ed agli istituti tecnici per le attività sociali. 
			La FGU, per contro, nel corso dell´informativa al Miur, ha 
			sottolineato il grave problema che attanaglia gli istituti 
			professionali per il commercio con l´indirizzo dei grafici 
			pubblicitari: un´ errata applicazione della riforma, che in effetti 
			non prevede un indirizzo autonomo di grafici pubblicitari, sta 
			determinando la scomparsa dell´indirizzo medesimo a vantaggio della 
			sopravvivenza del settore economico causa la graduatoria integrata 
			fra docenti dell´ A017 (con maggiore anzianità di servizio e 
			complessiva) e dell´ A007.
			La nostra delegazione ha chiesto quindi l´intervento degli UST 
			ed, in ultima ipotesi, dello stesso Miur per la salvaguardia del 
			suddetto indirizzo, mediante conferenze di servizio con tematiche 
			specifiche riguardanti la formazione degli organici, la gestione 
			delle atipicità, le individuazioni delle soprannumerarietà e l´ 
			applicazione della flessibilità per la soluzione delle problematiche 
			prospettate.
			L´amministrazione, ha ammesso che il problema sussiste ma che la 
			salvaguardia del suddetto indirizzo è risolvibile mediante la 
			flessibilità oraria. Si è comunque impegnata formalmente a far 
			monitorare le istituzioni scolastiche dove tale problema si è 
			presentato, per un´ idonea soluzione che deve coinvolgere sia le 
			scuole interessate che gli Uffici Territoriali competenti.
			Il termine del 12 febbraio vale anche per le iscrizioni relative ai 
			percorsi di istruzione e formazione professionale (qualifiche di 
			durata triennale). L´istruzione professionale statale e la 
			formazione professionale regionale non sono infatti più concorrenti 
			dopo l´ accordo raggiunto in sede di Conferenza Stato-Regioni e, 
			pertanto, ha sottolineato l´amministrazione, ne beneficerà la 
			stabilizzazione degli organici che, in questi ultimi anni, hanno 
			subito un´ emorragia di personale a causa dell´ incertezza 
			organizzativa e gestionale.
			Vediamo in sintesi gli aspetti salienti della circolare:
			- conferma dei modelli orari proposti alle scelte delle famiglie;
			- possibilità per gli iscritti ai corsi statali quinquennali 
			dell´istruzione professionale, di conseguire una delle 21 qualifiche 
			triennali concordate nella Conferenza Stato-Regioni, mentre non è 
			più possibile iscriversi alle qualifiche esistenti che, pertanto, 
			proseguiranno per scorrimento fino al loro esaurimento;
			- le iscrizioni degli alunni disabili devono essere corredate della 
			certificazione rilasciata dall´ ASL, nel rispetto del DPCM 185/06;
			- le iscrizioni degli alunni con disturbi specifici di apprendimento 
			(DSA) dovranno essere corredate dell´ apposita diagnosi prevista 
			dalla L. 170/10, art. 3;
			
- resta confermata da 
			parte delle famiglie, per l´ intero corso di studi, la scelta dell´ 
			IRC, delle discipline o delle opzioni alternative.
			Più in particolare:
			Scuola dell´infanzia: possono essere iscritti i bambini che 
			abbiano compiuto o compiano entro il 31 dicembre 2011 il terzo anno 
			di età, ed in subordine i bambini che li compiano entro il 30 aprile 
			2012.
Scuola primaria: devono iscriversi alla classe prima i 
			bambini che compiono sei anni di età entro il 31 dicembre 2011, 
			mentre è possibile richiedere l´iscrizione anticipata dei bambini 
			che li compiano entro il 30 aprile 2012.
			All´atto dell´iscrizione, i genitori esprimono le proprie opzioni 
			rispetto alle possibili articolazioni dell´orario settimanale: 24 - 
			27 - fino a 30 ore per il tempo normale, e 40 ore per il tempo 
			pieno. L´accoglimento delle opzioni fino a 30 ore settimanali o per 
			il tempo pieno è subordinato alla esistenza delle risorse di 
			organico e alla disponibilità di adeguati servizi, circostanze 
			queste che dovranno essere portate a conoscenza dei genitori 
			all´atto dell´iscrizione.
Scuola 
			secondaria di primo grado:> la domanda di iscrizione 
			alla classe prima della scuola secondaria di primo grado, da 
			indirizzare alla istituzione scolastica prescelta, deve essere 
			presentata per il tramite della scuola primaria di appartenenza, 
			fatto salvo il caso degli istituti comprensivi, relativamente gli 
			alunni che hanno frequentato nella stessa istituzione la classe 
			quinta della scuola primaria, per i quali l´iscrizione è disposta 
			d´ufficio, fatte salve le scelte delle famiglie relativamente al 
			tempo scuola.
			Nessun esplicito riferimento è contenuto nella circolare 
			sull´organizzazione dell´insegnamento delle lingue straniere, con 
			particolare riguardo alla opzione dell´inglese potenziato previsto 
			dal decreto 89/2009 come richiesta esprimibile da parte delle 
			famiglie al momento della iscrizione. 
			La FGU ribadisce la propria impostazione: il potenziamento, qualora 
			richiesto dalle famiglie e deliberato dagli organi competenti, deve 
			prevedere l´ utilizzo di risorse di organico aggiuntive, ma non può 
			in alcun modo ridurre la dotazione organica dell´ altra lingua 
			straniera insegnata e deve essere attuata solo in organico di fatto, 
			proprio per non incidere negativamente sull´ organico citato.
			Scuola secondaria di secondo grado: ai fini della 
			prosecuzione del percorso di studi, le domande di iscrizione degli 
			alunni frequentanti l´ultimo anno della scuola secondaria di I 
			grado, debbono essere trasmesse - per il tramite del dirigente della 
			scuola di appartenenza - all´istituto secondario di II grado 
			prescelto.
			Le famiglie possono scegliere di effettuare l´iscrizione ad una 
			delle diverse tipologie di istituti di istruzione secondaria di II 
			grado previsti dai regolamenti relativi ai nuovi ordinamenti dei 
			licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali.
			Iscrizione ai percorsi di istruzione e formazione professionale (IEFP): i 
			percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale per il 
			conseguimento di uno dei 21 titoli di qualifica professionale 
			normativamente previsti sono realizzati dalle strutture formative 
			accreditate dalle Regioni secondo i criteri di cui al D.M. 29 
			novembre 2007.
			Le Regioni nella propria programmazione possono prevedere la 
			realizzazione, da parte degli istituti professionali, di percorsi di 
			IEFP in regime di sussidiarietà, secondo due distinte modalità (A e 
			B) contenute nelle
			linee-guida di cui all´articolo 13, comma l-quinquies della 
			legge n. 40/07.
			In ogni caso, a partire dall´anno scolastico 2011/2012, gli istituti 
			professionali, per effetto della citata intesa, non possono più 
			accogliere iscrizioni alle classi prime funzionanti secondo i corsi 
			di qualifica triennale previsti dal previgente ordinamento e 
			realizzati nel corrente anno in regime surrogatorio. 
			Resta ferma la prosecuzione, sino alla loro conclusione, dei corsi 
			di qualifica attivati dall´a.s. 2009/2010.
Cessazioni dal servizio. Emanati decreto e circolare
Il ministro con la
			Circolare n. 100 del 29 dicembre fornisce le 
			indicazioni operative per l´attuazione del 
			 Decreto n. 99 del 28 dicembre 2010 
			che reca le 
			disposizioni circa le cessazioni dal servizio dal 1 settembre 2011 
			ed i provvedimenti in materia di trattamento di quiescenza del 
			personale docente.
			Si ricorda preliminarmente che, per il 2011, in virtù di quanto 
			disposto dall´art. 1, comma 6, lettera c), della legge n. 243/2004, 
			come novellato dalla legge n. 247/2007, per il personale della 
			scuola i requisiti necessari per l´accesso al trattamento di 
			pensione di anzianità sono 60 anni di età e 36 di contribuzione o 61 
			anni di età e 35 di contribuzione, ancorché maturati entro il 31 
			dicembre.
			Fermo restando il raggiungimento della quota 96, i requisiti minimi 
			che inderogabilmente devono essere posseduti a tale data, senza 
			alcuna forma di arrotondamento, sono di 60 anni di età e 35 di 
			contribuzione.
			Il Decreto fissa al 11 febbraio 2011 
			da parte di tutto il personale del comparto scuola il termine per la 
			presentazione delle domande di collocamento a riposo per compimento 
			del 40° anno di servizio, di dimissioni volontarie dal servizio e di 
			trattenimento in servizio, nonché per cessazione antecedente alla 
			data finale prevista da un precedente provvedimento di permanenza in 
			servizio. 
			Entro la stessa data dell´11 febbraio 2011 gli interessati hanno la 
			possibilità di revocare le suddette istanze, rinunciando, alla 
			domanda di cessazione precedentemente inoltrata.
			Il termine dell´11 febbraio 2011 è valevole anche per coloro che, in 
			possesso dei requisiti, chiedono la trasformazione del rapporto di 
			lavoro a tempo parziale con contestuale attribuzione del trattamento 
			pensionistico.
Presentazione	delle istanze
			L´inoltro delle domande e comunicazioni di cessazione del personale 
			docente di ruolo o la revoca delle domande presentate avverrà 
			esclusivamente mediante l´utilizzo delle "Istanze 
			on line", c.d. POLIS. Nel caso gli interessati avessero già 
			prodotto domande in forma cartacea le stesse devono essere 
			riprodotte con la modalità POLIS.
			Le funzioni saranno disponibili nel sito "Istanze on line " nel 
			periodo che va dal 12 gennaio 2011 
			all´11 febbraio 2011.
			Saranno trasmesse via web solamente le istanze e comunicazioni 
			concernenti la cessazione dal servizio del personale scolastico 
			(domande di dimissioni volontarie dal servizio, collocamento a 
			riposo per raggiungimento dei limiti massimi di età o di servizio), 
			e non le domande di accesso al trattamento pensionistico, come 
			precisato dal Miur con nota prot. 10445 del 24 novembre u.s.
			Il personale non di ruolo, ivi compresi gli incaricati di religione, 
			e tutto il personale in carico alle scuole della provincia di Trento 
			ed a quelle di Aosta presenta le domande in formato cartaceo 
			direttamente alla sede scolastica di servizio, che provvederà ad 
			inoltrarle ai competenti Uffici territoriali.
			Le domande di trattenimento in servizio continuano ad essere 
			presentate in forma cartacea.
			Collocamento a riposo "forzato" per il raggiungimento dei 40 anni di contribuzione
			Per quanto riguarda la risoluzione del rapporto del lavoro per 
			compiuto quarantennio restano validi i criteri stabiliti dalla
			Direttiva n. 94/2009. 
			La risoluzione del rapporto di lavoro al compimento dei 40 anni di 
			anzianità contributiva, opera se tale anzianità sia stata pienamente 
			raggiunta alla data del 31 agosto 2011. 
			I periodi di riscatto, contribuiscono al raggiungimento dei 40 anni 
			nella sola ipotesi che siano già stati accettati i relativi 
			provvedimenti. 
			Per il personale in part-time il compimento del limite massimo di 40 
			anni va considerato tenendo presente anche il raggiungimento della 
			misura massima di pensione corrispondente.
			Il dovuto preavviso di risoluzione del rapporto di lavoro dovrà 
			essere comunicato agli interessati entro 
			lunedì 28 febbraio 2011: eventuali comunicazioni successive avranno 
			effetto dal 1 settembre 2012.. 
			Mantenimento in servizio oltre i 65 anni 
			Anche per i trattenimenti in servizio da 65 a 67 anni vengono 
			confermati, con alcune precisazioni, i contenuti della
			Direttiva n. 94 del 4 dicembre 2009. 
			La manovra economica 2011 (L. 122/10), si legge nella circolare, 
			assimila il mantenimento in servizio a nuove assunzioni e pertanto 
			riduce le stesse. I criteri di valutazione delle istanze di 
			permanenza in servizio, dettati con la Direttiva n. 94 devono essere 
			conseguentemente applicati con modalità più puntuali. Deve essere 
			considerata, con particolare attenzione, la capienza della classe di 
			concorso, posto o profilo di appartenenza, non solo per evitare 
			esuberi, ma anche nell´ottica di non vanificare le aspettative 
			occupazionali del personale precario. Per quanto riguarda 
			l´apprezzamento delle situazioni di esubero provinciale, è da farsi 
			riferimento agli organici di diritto dell´a.s. 2010-2011, non senza 
			una stima della prevedibile evoluzione dei medesimi per l´a.s. 
			2011.2012. Accanto alla valutazione dell´esperienza professionale 
			acquisita dal richiedente in specifici ambiti sarà opportuno, 
			inoltre, privilegiare coloro che hanno minor numero di anni di 
			anzianità di servizio rispetto a coloro che ne abbiano almeno 35.
			
			Le istanze di trattenimento accolte devono essere comunicate al MIUR, 
			da ciascun USR, divise per classe di concorso o posto, con la 
			massima urgenza non oltre l´ 8 aprile 2011.
			
			Restano comunque vigenti le norme speciali (Dlgs 297/94 art. 
			509, commi 2 e 3 e 5) per il personale della scuola che prevedono la 
			possibilità di restare in servizio fino a 70 anni qualora si debbano 
			raggiungere i 20 anni di contribuzione minima o i 40, solo per 
			coloro che erano in servizio al 1 ottobre 1974.
			
			Scadenze domande e comunicazioni
			In sintesi questo il 
			prospetto delle principali scadenze:
			- Apertura funzioni presentazione delle domande a mezzo "istanze-on 
			line": 12 gennaio 201
			
			- Termine di presentazione delle domande a mezzo "istanze-on 
			line": 11 febbraio 2011
			
			- Tutte le domande presentate si intendono accolte senza l´emissione 
			del provvedimento formale alla data di: 11 febbraio 2011
			
			- L´eventuale mancata maturazione del diritto a pensione deve 
			essere comunicata agli interessati non appena la stessa mancanza dei 
			requisiti venga accertata dall´Ufficio Pensioni dell´U.S.T 
			competente, e comunque non oltre il: 31 marzo 2011
			
N.B. Entro i 5 giorni successivi al ricevimento della comunicazione è possibile 
			ritirare la domanda di cessazione dal servizio 
			
			-Accoglimento domande proroga e comunicazione dagli USR al Miur 
			entro: 8 aprile 2011
POTREBBERO ESSERE REINTEGRATI A BREVE GLI SCATTI DI ANZIANITA'PER IL PERSONALE DELLA SCUOLA
E' quanto è emerso dalle dichiarazioni del dr.MAX BRUSCHI,consigliere del ministro Gelmini,al Convegno " SCUOLA E FEDERALISMO" organizzato dalla Gilda degli Insegnanti a Roma il 5 Ottobre,giornata mondiale degli insegnanti,presso l'Hotel Massimo D'Azeglio.
Alle numerose critiche dei presenti non solo all'operato ma anche all'atteggiamento della titolare del ministero dell'Istruzione. Il dr. Bruschi ha replicato stizzito che la Gelmini era l'unica che avesse ottenuto una marcia indietro del Ministro Tremonti e che c'era un preciso accordo politico per il reintegro degli scatti da attuare attraverso un decreto interministeriale.
In realtà, a giugno, all'incontro congiunto dei responsabili regionali delle quattro organizzazioni sindacali CISL,UIL,SNALS e Gilda, era stato lo stesso Tremonti, intervenuto a chiusura dei lavori, a dare tale assicurazione.
La notizia apparsa di recente sulla stampa specializzata che il ministro Gelmini intendesse mettere sul tappeto come contropartita la meritocrazia hanno fatto temere un dilungarsi dei tempi e l'inevitabile blocco degli aumenti alla tradizionale scadenza del mese di Gennaio.
E' probabile invece che la crisi politica e le numerose iniziative di lotta messe in atto o programmate dalle organizzazioni sindacali, come gli scioperi e l'astensione da tutte le attività aggiuntive, stiano dando un'accelerazione all'iter legislativo, che dovrebbe mettere una pezza sull'ingiusta eliminazione dell'istituto contrattuale.
Probabilmente la Nomenclatura politica si sta muovendo anche per effetto del profondo dissenso manifestato contro i pesanti tagli degli organici e delle risorse economiche, non solo da tutti coloro che lavorano nella scuola ma anche dalle organizzazioni delle famiglie e degli studenti. Per non parlare dei procedimenti legali ai quali stavano già lavorando parecchi avvocati.
E' infatti insolito ed irrituale che all'indomani delle affollatissime assemblee organizzate dalla Gilda in tutte le città o il primo giorno di scuola o il 28 Settembre, il Ministro Gelmini,secondo voci di corridoio,abbia avviato una indagine conoscitiva concernente il numero del personale scolastico che aveva aderito all'iniziativa. Avviato, come speriamo,ad una rapida soluzione, il problema degli scatti di anzianità il ministro dovrà adempiere con urgenza al reintegro delle ore tagliate nei professionale e negli istituti tecnici,come ordinato dalle sentenze del TAR LAZIO che ha respinto tutti i ricorsi del Ministero,operazione che dovrebbe comportare il ritorno dei docenti, spostati per effetto della suddetta norma, nelle classi e nelle scuole di precedente titolarità,ed un allargamento delle disponibilità di lavoro per l'esercito dei precari. Operazione molto difficile ad anno iniziato ma che vedrà il ministero soccombente nei tribunali in caso di inadempienza.
La Coordinatrice Provinciale
prof.Concetta Cavallaro
Affollata riunione sindacale del 28 settembre: punto di partenza per tutta una serie di iniziative da porre in essere durante l'anno scolastico per protestare duramente contro l'attacco proditorio e sistematico che da anni i lavoratori della scuola subiscono.
			
			Adesso 
			basta! Questa è stata la parola che ha maggiormente caratterizzato 
			gli interventi dei dirigenti 
			 
			
del 
			sindacato ma,
Il sindacato ha invitato i colleghi ad una serie di comportamenti finalizzati a non creare disagio all'utenza ma all'organizzazione scolastica al fine di fare emergere, con prepotenza, il malessere di tutta la categoria contro chi fa orecchie da sordo.
			
			Non 
			è mai accaduto, dall'unità d'Italia a oggi, che una categoria del 
			pubblico impiego avesse lo stipen
dio decurtato,  causato del 
			blocco dei gradoni, come eloquenti documenti della Gilda posti a 
			conoscenza dell'assemblea hanno dimostrato . 
Oltre ai vergognosi tagli che hanno maciullato la sicurezza dello stipendio di molti colleghi precari e gettato nel panico le loro famiglie, si è aggiunta la batosta agli stipendi del personale di ruolo che renderà non solo la pensione più bassa ma pure la indennità di buonuscita.
La parola d'ordine: non restare passivi ma avere la forza di 
			reagire per il rispetto dovuto alla categoria che forma le nuove 
			generazioni ma alla uguaglianza dell'accesso alla cultura che viene 
			sancito con la possibilità, di tutti, ad avere diritto al
			meglio 
			nella propria crescita 
			culturale e intellettuale. 
Ciò solo lo Stato può garantire e mantenere rendendo, quindi, operante e vivo un precetto del dettato Costituzionale.
Se ti interessano le foto cliccaci su e scaricale
28 settembre 2010: giornata di mobilitazione nazionale
GIORNATA NAZIONALE DI PROTESTA
			con assemblee in contemporanea in tutte le città d´Italia
			 
			CONTRO
- Abolizione degli scatti di anzianità
			- Tagli agli organici e decimazione degli insegnanti
			- Licenziamento di massa dei precari
			- Stipendi da fame e non rinnovo dei contratti
CHE FARE?
			- Boicottaggio di gite e viaggi di istruzione
			- Astensione da tutte le attività non obbligatorie
Negli ultimi anni, la situazione della scuola ha conosciuto un´ accelerazione verso il 
			peggio, le cui attuali dimensioni nessuno poteva immaginare. 
			
			I tagli all´istruzione (di scuole, di classi, di posti di lavoro, di 
			finanziamenti per il normale svolgimento delle attività) pur 
			iniziati anche con governi precedenti hanno raggiunto oggi un punto 
			che non esitiamo a definire scandaloso.
			Mentre altri Paesi stanno comprendendo l´ importanza dell´ 
			istruzione per lo sviluppo e stanno investendo in cultura, in Italia 
			si pensa solo a tagliare. E non certo il superfluo che ormai non 
			esiste più, ma l´ essenziale che rappresenta quel diritto allo 
			studio, costituzionalmente difeso. L´ impressione- ma è ormai quasi 
			una certezza- è che si voglia deprimere il valore di una scuola 
			pubblica statale per lanciare quella privata, a pagamento, solo per 
			chi può permetterselo.
			Sono scenari foschi, purtroppo confermati da una serie di decisioni 
			pensate addirittura come punitive per gli insegnanti- come quella 
			inserita nella manovra finanziaria di inizio estate del ministro 
			Tremonti poi parzialmente modificata, grazie anche alla 
			manifestazione del 15 giugno, al Teatro Quirino a Roma (Perché 
			la scuola deve pagare di più?), indetta da Gilda 
			Unams, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal.
			
			In questi anni, la Gilda-FGU ha sempre segnalato ai colleghi la 
			direzione e il senso delle decisioni politiche che via via 
			intervenivano sulla scuola. Consapevole del pericolo che la scuola 
			pubblica stava correndo, ha cercato l´ unità con gli altri sindacati 
			e lo sciopero del 30 ottobre del 2008, da essa fortemente voluto, 
			dove un milione di cittadini è sceso in piazza a Roma, ne è stata 
			una prova significativa, per chi avesse avuto la volontà e la 
			considerazione di tenerne conto.
			Invece, così non è stato perché ci troviamo di fronte ad una 
			impostazione di governo che prende le decisioni rifiutando il 
			confronto e l´ ascolto con chi rappresenta i cittadini che lavorano.
			Un‘ impostazione non certo in linea con i principi democratici che 
			rappresentano il nostro Paese.
			Che fare, allora? 
			
			Noi della Gilda pensiamo che il momento sia uno dei più difficili 
			che la scuola italiana abbia attraversato, ma crediamo anche che 
			malgrado tutto qualcosa da fare ci sia ancora.
			Intanto, riteniamo che si debba cercare di recuperare il senso e l´ 
			autorevolezza della scuola, perché una scuola pubblica statale 
			valida e valente è una condizione necessaria all´ interesse 
			generale, rappresentato dalla nostra Costituzione. Se altri cercano- 
			come pensiamo- di umiliare quella scuola, ebbene noi docenti 
			dobbiamo (e possiamo) ostacolare quel progetto. Spetta anche a noi 
			mantenere alto il timone della scuola italiana.
			Per cominciare, abbiamo indetto una giornata di mobilitazione nazionale il 28 settembre
			con assemblee contemporanee in tutte le città d´ Italia per 
			presentare e discutere la nostra protesta contro tutte le misure 
			presenti e passate che stanno abbattendo la scuola pubblica.
			
			Ecco quindi il senso politico della nostra proposta:
			- recuperare la nostra funzione primaria che è insegnare;
			- rifiutare tutte quelle attività extra (gite scolastiche, viaggi di 
			istruzione) che non verranno nemmeno più retribuite, ancorché in 
			maniera indecorosa come avveniva fino ad ora;
			- ripulire la nostra attività da quella marea di burocrazia e di 
			riunioni extra che imprigionano le giornate, togliendo tempo ed 
			energia all´insegnare.
			Una scuola rinnovata, quindi, dove si insegna e dove si comincia a 
			dire "no" a tutto ciò che non è obbligatorio, che non è inserito nel 
			contratto di lavoro e che viene imposto come "gratuito" e a tutto 
			ciò che limita e deprime l´ insegnare in aula.
			Ad una politica sprezzante verso l´ istruzione la Gilda invita i 
			docenti a rispondere non contro l´insegnamento ma contro il 
			residuale.
			
			Rino Di Meglio
			Coordinatore nazionale FGU